lunedì 18 giugno 2007


Comunicato stampa
inviato ai giornali, al Comune di Castiglione e ai Comuni di Gassino, San Mauro, San Raffaele, Sciolze, Rivalba, Cinzano

E spunta un altro semaforo a Castiglione ….

Ai cittadini, ai politici, agli amministratori e alle testate giornalistiche

Ebbene sì nel paese che ha più problemi di urbanizzazione della Collina Torinese, nel paese che ha avuto la maggior crescita di case negli ultimi anni, nel paese che è il più eclatante esempio di scempi ambientali e paesaggistici (un esempio per tutti: andate a visitare la Valle Garavaglia e fatevi raccontare dai vecchi castiglionesi come era prima….), nel paese che ha sicuramente la responsabilità delle code sulla statale SS 590 proprio grazie alla crescita delle automobili presenti causata da una politica urbanistica selvaggia e al numero dei semafori presenti sul suo territorio (semafori non sincronizzati tra di loro), spunta il 3 semaforo in meno di cinquecento metri.
Tra pochi giorni a Castiglione l’incrocio tra la SS 590 e Strada Gerbidi e Strada del Vesio avrà un altro semaforo che servirà una volta in più a rallentare il traffico sulla già trafficata arteria stradale.
Malignamente ci siamo posti una domanda: sarà un ennesimo tentativo per dimostrare l’assoluta necessità della costruzione del Ponte di Gassino (che proprio in questo periodo dovrebbe vedere l’apertura dei proprii cantieri) considerati i sempre più forti rallentamenti sulla SS 590 ?.
Il Comitato Ambientalista della Collina Torinese lancia un monito e una riflessione a tutti i cittadini, i politici e gli amministratori di questo territorio: perché buttare 60 milioni di euro per costruire un ponte che non è niente altro che il cavallo di troia di un altro scempio ancora più grande: la Tangenziale Est (dati in difetto ci dicono che entro 20 anni sulla tangenziale est nel nostro territorio, potrebbero transitare 2600 veicoli all’ora con un incremento del 237,81 % di monossido di carbonio e del 150% dell’ossido di azoto che come tutti sanno sono due elementi altamente cancerogeni).
Perché invece non pensare di ottimizzare il traffico sulla SS 590 eliminando i semafori, ipotizzando flussi diversi di traffico con nuovi percorsi e predisponendo delle rotonde?
Noi ne siamo certi, dopo la costruzione del ponte il traffico sarà ancora più pesante, la dissennata scelta di continuare a urbanizzare la collina, l’aumento del numero di automezzi per nucleo famigliare, ecc… costringerà i nostri amministratori a far installare altri semafori e allora veramente la paralisi del traffico in questa zona sarà attuata.
Ma ci saremo ancora noi a dire “ve l’avevamo preannunciato” e a allora, ve lo assicuriamo, sarà pronta la denuncia delle responsabilità di coloro che dissennatamente hanno preso le decisioni; qualcuno dovrà pagare per i danni procurati.


Il Comitato Ambientalista della Collina Gassinese

venerdì 25 maggio 2007

TUTTI A GASSINO IL 17 GIUGNO




Alcune note a margine dell’incontro con Borioli, Ponzetto e Pentenero il 16 maggio sul Ponte di Gassino organizzato dal Partito Democratico

Per una completa informazione alla cittadinanza crediamo sia utile anche conoscere “le ragioni del no” espresse durante l’incontro sia dal Comitato Ambientalista della Collina Torinese, dal Comitato No TangEst e da Italia Nostra e Pro Natura.

Nonostante l'intento lodevole di far porre ai cittadini domande ai politici, le risposte da parte loro, soprattutto da Borioli, sono state o fumose, o completamente disattese, ne citiamo alcune: la richiesta di chiarezza sulla nomenclatura: Gronda Est e/o Tangenziale Est, e le indicazioni di quando ci sarebbero stati incontri di consultazione della popolazione del territorio sul Ponte (a nostro ricordo un solo incontro a San Raffaele in periodo elettorale regionale in un locale non idoneo per la capienza e l’acustica e già per presentare l'opera terminata, tanto fù che venne distribuito in quella occasione il depliant patinato del Ponte a cura dell'ARES),poca chiarezza o uso di tecniche poco consone per il rilievo del traffico automobilistico a supporto dell’opera, la costruzione di un’opera a forte impatto ambientale a scapito delle valenze paesaggistiche, ambientali e agricole del territorio.

Riguardo alle affermazioni di Borioli: "tra le priorità della Regione non c'è assolutamente la tangenziale Est ... ora il Ponte e poi si iniziera una concertazione con la cittadinanza, le istituzioni, bla,bla,bla,bla ...". Forse si è dimenticato che il 30 luglio 2006 la Regione Piemonte ha incontrato il Ministro alle Infrastrutture On. Di Pietro e tra le priorità nel capitolo Viabilità al secondo punto dopo la Pedemontana è stata indicata la Gronda Est. Se lui non era presente all'incontro o se ne è dimenticato consigliamo di consultare il sito della Regione Piemonte: http://www.regione.piemonte.it/trasporti/dipietro.htm e http://www.regione.piemonte.it/trasporti/dwd/scheda_op.doc.
Considerato poi che ci sono stati accordi di programma tra Regione e Provincia su queste opere, nei vari progetti si cita a volte Gronda a volte Tangenziale est, ma l'opera è ben determinata; e allora altro consiglio all'Assessore, verifichi il sito della Provincia di Torino: http://www.provincia.torino.it/organi/bilancio/bilancio_06_08/dwd/Relazione_previsionale/01_Copertina.pdf, a pag. 232 del documento e Il Piano Territoriale di Coordinamento il P.T.C.:
http://www.provincia.torino.it/web_cartografico/ptp/

Riguardo alla domanda posta dai Comitati sulla criticità della "Tangenziale Est s.r.l.", la sua risposta è stata che "ognuno è libero di fondare le società che vuole": consigliamo all'Assessore di verificare le informazioni che la Regione Piemonte elargisce ai cittadini:Schede Tecniche sulla Tangenziale Est al sito: http://www.regione.piemonte.it/trasporti/osservatorio/dwd/viabilita/2_v19.pdf.
E' possibile che proprio Lui assessore ai trasporti non sappia, come e perchè: "E' stata costituita la società Tangenziale Est Srl tra Satap Spa e Ativa Spa per la progettazione e la realizzazione dell'opera."

Una considerazione finale: se si convocano i cittadini in un incontro pubblico, e si intuisce che la maggioranza "non silenziosa" sia in disaccordo con le tesi di chi organizza, non gli si nega di intervenire, soprattutto quando gli interventi sono mirati a fare domande ai politici e ai tecnici invitati. Almeno 5/6 persone non hanno potuto prendere la parola perchè si è chiusa la serata in modo del tutto discutibile dopo l’intervento della Pentenero.

Pensiamo che il primo dovere dei politici sia quello di “tenere informati i cittadini” e coinvolgerli direttamente nelle decisioni. Visto che ciò non è avvenuto e non avviene, ecco uno strumento che mettiamo noi a disposizione dei cittadini per una corretta informazione.
Il primo passo è quello di mettere a disposizione due siti:
http://www.notangest.135.it e http://notav-gassino.blogspot.com/, dove si può trovare una esauriente documentazione ufficiale sulle ipotesi di Gronda e Tangenziale Est prelevata da siti istituzionali.

Comitato ambientalista della Collina Torinese
Comitato No TangEst













Resoconto della serata sul Ponte di Gassino

Gassino 17/05/2007

La sera del 16/15/2007, presso il Centro Primo Levi di Gassino Torinese, si è svolta una serata di dibattito sul Ponte di Gassino, organizzato dai DS e Margherita di Gassino. All’incontro era invitato l’assessore ai trasporti della Regione Piemonte Borioli, G. Pentenero assessore all’istruzione, e ing. Ponzetto dell’ARES.
I comitati erano presenti e ben organizzati: il Comitato Ambientalista della Collina Gassinese che sfoggiava le nuove magliette contro il ponte e la tangenziale est, una nutrita rappresentanza del Comitato NoTangEst e alcuni esponenti dei Comitati torinesi. E’ stato distribuito a tutti i partecipanti un depliant che spiga le “ragioni del no” alle due opere e un invito per il 17 giugno a partecipare alla passeggiata sui sentieri della collina nei territori dell’ipotetico passaggio della tangenziale est o gronda est.
Dopo una breve relazione del tecnico dell’ARES, è iniziato il dibattito col pubblico, molto partecipe e molte sono state le domande polemiche sull’opera rivolte all’assessore Borioli.
Purtroppo l’assessore non è stato per nulla preciso ed esaustivo nelle risposte, deviando spesso il discorso su argomentazioni generali e inconsistenti o eludendo del tutto le risposte.
Alla una domanda relativa alla “messa in sicurezza dell SS590”, famosa purtroppo per i troppi incidenti, spesso mortali, ha risposto genericamente con il “famoso” “provvederemo”, ma come e quando non si sa.
Alla domanda sul proseguimento, ovvio a tutti, ma camuffato dai nostri amministratori, dell’opera del Ponte con la Gronda est o la Tangenziale est (chissà quale delle due??), il nostro assessore non ha risposto, affermando che saremo insieme a decidere; avete capito bene decideremo insieme. Facciamo il nodo al fazzoletto come “striscia la notizia”, e ci risentiremo. Alla domanda “Ma perché per il Ponte di Gassino allora la popolazione non è stata sufficientemente sentita?” l’assessore non ha risposto, e la Pentelaro ha ricordato una riunione dello scorso anno a San Raffaele, ma qui a Gassino?? E poi che informazione corretta è se la nostra sindachessa afferma (intervista pubblicata sulla Nuova) che il Ponte serve per diminuire il traffico sulla SS590, quando ieri sera, forse l’unica cosa seria che è stata detta da tutti, da Tremoloso dei DS, dal tecnico dell’ARES e dall’assessore Borioli, è che il Ponte porterà immancabilmente più mezzi pesanti sulla SS590, e pertanto bisognerà trovare nuove soluzioni per il traffico già così problematico nelle ore di punta. Ma la nostra sindachessa esce dal Limbo, visto che sembra l’unica persona non informata dei fatti, o è tutta una tattica per far passare un’opera così stupida e inutile a noi cittadini???
In conclusione di serata, quando i nostri politici regionali non avevano più quasi via di scampo, hanno pensato bene, come sempre si fa in occasioni simili, di chiudere velocemente il dibattito e la serata.
Una serata dedicata al Ponte di Gassino

Siamo venuti a conoscenza dai giornali locali che mercoledì 16 maggio ore 21.00 a Gassino presso il Centro Culturale Primo Levi Via Don Camillo Ferrero, il "nascente Partito Democratico" ha organizzato una serata con Borioli, Pentenero e un tecnico ARES per parlare del Ponte di Gassino. Come molti "non sapranno" questa opera da 50 milioni di euro millantata quale opera per risolvere il traffico della SS590 non è altro che la testa di ponte della nascente Tangenziale Est di Torino: uno scempio al polmone verde della Collina Torinese.
Il Comitato NOTANGEST, il Comitato Ambientalista della Collina Torinese, Italia Nostra, Pro Natura, ecc... Vi chiedono un aiuto in termini di presenza alla serata per dimostrare ai politici che c'è una larghisima fascia di cittadini e associazioni che "non sono d'accordo" su queste scelleratezze e su come vengono gestite. Non sarà per ora una manifestazione, ma semplicemente portare gli interrogativi e le istanze della cittadinanza per la prima volta in cui Borioli viene sul nostro territorio. E' dare una indicazione chiara a certi partiti che sono maggioranza che è necessario non fare comizi o raffinate strategie politiche ma dare corretta informazione ai cittadini. Nell'occasione distribuiremo un phighevole di informazione e inviteremo i partecipanti a intervenire il giorno 17 giugno ad una passeggiata che ripercorrerà l'intatta zona collinare in cui dovrebbe essere costruita la nefanda TangEst. Grazie dell'aiuto che vorrete darci facendo girare questa comunicazione.
Comitato Ambientalista della Collina Torinese e Comitato Notangest

giovedì 5 aprile 2007

Anche noi alla marcia Trana Avigliana di sabato 31 marzo

Una delegazione del Comitato con il nuovo striscione ha partecipato sabato 31 marzo alla marcia Trana-Avigliana per manifestare ancora una volta la volonta contro le grandi opere tra cui la TAV.
Anche noi abbiamo la nostra TAV: la Tangenziale Est !!!!





domenica 1 aprile 2007

Serata del 22 marzo su Ponte di Gassino e Tangenziale Est

Siamo molto soddisfatti della serata pubblica del 22 marzo a Castiglione, organizzata dal Comitato per sensibilizzare i cittadini sul Ponte di Gassino e la Tangenziale Est.
Almeno 120 cittadini sono venuti a conoscenza di una serie di informazioni non così palesi che sono state illustrate da parte del Comitato: le perplessità e gli interrogativi sulle due opere, strettamente connesse tra di loro.
Oltre agli interventi di Ferrentino che ha illustrato il percorso di coinvolgimento da parte delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini alle decisioni riguardo ai progetti sul territorio (cosa non assolutamente realizzata da noi) e al rifiuto che deve essere fatto alle cosiddette opere di compensazione, e di Mercalli che oltre a darci dati allarmanti sul mantenimentio delle risorse petrolifere e sulle disponibilità future ha parlato della non sostenibilità delle grandi opere e delle scelte disennate di aumentare il terreno disponibile alle costruzioni rispetto a quello atto alle coltivazioni, sono intervenuti i rappresentati di Italia Nostra, di Pro Natura, Comitato nazionale del paesaggio e del Comitato NoTangEst a cui aderisce il nostro comitato.
La serata si è conclusa con un dibattito con il pubblico.
Il nostro obiettivo è stato pienamente raggiunto, iniziare a sensibilizzare, portando la documentazione esistente alla disponibilità dei cittadini perchè essi abbiano conoscenze tali da poter decidere sui benefici delle trasformazioni del loro territorio.
Tutta la documentazione disponibile è presente nell'area del blog dedicata ai documenti che sarà continuamente aggiornata a mano a mano che saranno trovati nuovi elementi.

lunedì 19 marzo 2007

Serata di approfondimento sul Ponte di Gassino e la Tangenziale Est

Come i Cittadini possono influenzare
le scelte sul territorio
a partire da una corretta informazione

PONTE DI GASSINO E
LA TANGENZIALE EST
i progetti delle grandi opere sono conciliabili
con lo sviluppo sostenibile?

ne discutiamo con
ANTONIO FERRENTINO
Presidente della Comunità Montana Bassa Valle di Susa

LUCA MERCALLI
Presidente della Società Metereologica Italiana

GIOVEDì 22 MARZO ORE 20,30
Salone Istituto Figlie della Sapienza
Via Bollino 1 Castiglione Torinese

introduce la serata PierCarlo Porporato
esperto del territorio collinare torinese

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Vogliamo porci qualche domanda e farvi riflettere su :
Sai, che dopo la costruzione del ponte di Gassino, nel progetto c'e' la tengenziale Est o la Gronda?
Ma che differenza c'e' tra la Gronda e la Tangenziale Est?
Sarà proprio vero, come dicono, che il Ponte di Gassino decongestionerà il traffico sulla SS590?
Cosa faranno i pendolari che da Gassino vanno a Torino? Sarà loro utile il ponte che li collegherà a Brandizzo o continueranno comunque a percorrere la SS590 con gli ormai noti momenti critici di traffico intenso?
Dove passerà la Tengenziale Est? Qualcuno ha visto i progetti? Sai che sono previsti viadotti e gallerie tra le colline di Bussolino, Sciolze e Bardassano?
E tutto questo ... A quale prezzo per l'ambiente? Per i nostri boschi e le nostre colline, il "polmone verde" di Torino? E' giusto che lo sviluppo economico deturpi irrimediabilmente l'ambiente?
Quando il Ponte e la Tangest influenzeranno il Piano Regolatore e lo sviluppo urbanistico futuro di Gassino e dintorni? Quanto cemento in più ci regaleranno? Sarà uno sviluppo sostenibile?
Hai visto i cantieri della Torino-Milano? Lo stesso "incubo" potrebbe accadere per anni nella nostra zona? Ma è davvero indispensabile?
Si dice che la Talgenziale è utile per lo sviluppo, ma a chi sarà utile? A noi collinari che abbiamo scelto di vivere nel verde per scappare dal caos e dallo smog nonchè dal traffico di Torino?
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venerdì 2 febbraio 2007

NO AL PONTE DI GASSINO, NO ALLA TANGENZIALE, NO ALLA GRONDA EST, SI AL RISPETTO DEL TERRITORIO

NON È VERO che il nuovo ponte tra Gassino e Brandizzo sia strategico per togliere traffico dalla SP 590; anche due opere recentemente realizzate, come il nuovo ponte di S.Sebastiano e la nuova circonvallazione Sud di Chivasso non hanno minimamente alleggerito il traffico sulla SP 590”
In realtà ci sarà un AUMENTO del traffico verso Gassino e la collina, causato dal nuovo innesto sull' autostrada TO-MI all' altezza di Brandizzo; determinando ingorghi nelle ore di punta quando gli automezzi si innesteranno sulla SP 590.
Il nuovo ponte viene presentato nel progetto come segmento della nuova Tangenziale Est. Ma il Ministro Di Pietro, incontrando gli amministratori piemontesi il 31 luglio, ha detto chiaramente che non ci sono soldi per la Tangenziale Est, e gli amministratori hanno detto che non è più una priorità. Allora, a che serve il nuovo ponte se non a incrementare l’urbanizzazione della sponda destra del Po e della Collina Torinese?
La Tangenziale Est, ribattezzata Gronda Est, dovrebbe servire a decongestionare la Tangenziale Ovest di Torino. In realtà dagli studi effettuati, il volume di traffico diminuirebbe solo di una percentuale poco significativa: il 2%”.
Ormai è provato dall' esperienza che ogni nuova strada ad alta percorrenza, tangenziale o gronda che sia, costituisce una calamita per gli automezzi, in specie per quelli pesanti. Risultato un aumento del traffico, dell’inquinamento atmosferico e delle falde acquifere.
Intorno a questo genere di strade si creano fenomeni di urbanizzazione e di edificazione pressoché selvaggi, a carattere residenziale, commerciale e industriale
Gli insediamenti abitativi, la realizzazione di nuove aree commerciali e industriali, determinano l’alienazione di terreno agricolo pregiato, la distruzione di un territorio di grande valore agricolo e paesaggistico; patrimonio ambientale, storico ed economico.
Tangenziale est “o Gronda Est”, un’opera da oltre 1000 miliardi della vecchie lire, inutile, pericolosa e costosa, a chi serve?

OCCORRE INVERTIRE LA MARCIA

Non si può più permettere la svendita e la distruzione del territorio a favore degli interessi di pochi. Il suolo è un bene di tutti e da tutti va tutelato, in prima istanza da chi ha ricevuto la responsabilità di questa tutela.
Non è pensabile invadere con le grandi opere gli ultimi territori che mantengono un alto valore agricolo naturale e paesaggistico.
Pensare di costruire opere così invasive nella piana di Gassino, S. Raffaele e sulla collina torinese, nella valle di Andezeno, nel Chierese È folle.
È ora di mettere al primo posto la salvaguardia e il mantenimento di questo autentico patrimonio naturale e agricolo che abbiamo e della cui esistenza pare non ci si renda conto.
È tempo di attuare politiche alternative sui trasporti - e nel contempo - applicare una forte volontà politica ambientale, rafforzando il trasporto pubblico su tutto l’asse Gassino-Moncalieri in sponda destra del Po ed il Sistema Ferroviario Metropolitano, nonchè la linea Asti-Chivasso, mettendo in sicurezza la SP 590 e dissuadendo il traffico pesante già prima di Chivasso.
Chiediamo, pertanto, alla Regione Piemonte di sospendere il progetto troppo
invasivo, approfondendo gli studi sui flussi di Traffico indotti e procedendo ad una più approfondita verifica di Impatto Ambientale anche sulle conseguenze future di tale opera su tutto il territorio fluviale e collinare circostante, ampliando le analisi fin qui compiute.

LOTTARE OGGI PER VIVERE DOMANI

Coordinamento NOPONTE-NOTANGEST del territorio
distribuito a sett2006

mercoledì 31 gennaio 2007

Attacco al patrimonio storico-architettonico di Gassino

I CITTADINI SI INTERROGANO SUL “NUOVO CORSO” DELL’AMMINISTRAZIONE: E’ INIZIATO L’ATTACCO AL PATRIMONIO STORICO-ARCHITETTONICO DI GASSINO?
Non è una boutade, ma la realtà di questi ultimi mesi.
Primo atto: è “sparito” nel nulla (demolito) il vecchio ospedale in via Cottolengo, quello che i gassinesi chiamavano amabilmente “dei rachitici” per l’uso che ne era stato fatto dopo la seconda guerra mondiale.
E’ passato in varie mani pubbliche fino alla vendita ad una immobiliare che ha pensato bene di costruire in un fazzoletto di terreno una serie di bifamiliari, e ha “ ristrutturato” l’ex ospedale demolendolo integralmente.
Secondo atto: Villa Saroglia. Una pregevole villa signorile della collina, ricordo di altri tempi, a due passi dal centro storico, è stata demolita completamente e al suo posto un’altra singolare operazione immobiliare permetterà di avere dei bei palazzetti a quattro piani.
Non vogliamo sindacare sulla liceità o meno di tali operazioni, ci chiediamo però se un’amministrazione può permettere interventi così pesanti su opere che sono parte del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico del nostro paese. Perché pezzi della nostra storia vengono consegnati a operazioni perlomeno discutibili sul piano dell’intervento che se ne autorizza?
Quale futuro ci possiamo aspettare? Vedremo sparire qualche portale in “marmo di Gassino” del centro storico perché bisogna ristrutturare la facciata? O vedremo demolire qualche altro edificio che resta nei nostri ricordi, magari la vecchia scuoletta di Corso Italia (per fortuna per ora è nelle saldi mani delle suore!!!), o magari i portici del centro per fare spazio a qualche altra speculazione? Al posto di qualche bella “vigna” della collina ( pensiamo a Villa Bria per esempio) ci ritroveremo in futuro al suo posto un moderno residence o altro?
Se non è questo che vogliamo, e se gli attuali strumenti urbanistici non garantiscono salvaguardie, chiediamo di adeguarli per il futuro.
Tutti noi gassinesi e anche coloro che hanno “adottato” Gassino perché sono venuti a viverci, vogliamo che i piccoli e preziosi tesori del patrimonio storico , architettonico, paesaggistico, siano conservati, non distrutti. Non si tratta di voler ottusamente mantenere le cose come erano, ma chiedere che gli interventi realizzati siano decorosi e rispettosi delle preesistenze.
Altre città e altre nazioni ci insegnano che ciò è possibile, possiamo farlo anche qui; i patrimoni di cui parliamo sono un “bene comune” che vogliamo sia difeso.

Il manifesto del Comitato

NOTAV COMITATO AMBIENTALISTA DELLA COLLINA TORINESE

Il Comitato è un raggruppamento spontaneo di cittadini dei territori di San Mauro, Castiglione, Gassino, San Raffaele, Sciolze, Rivalba, Cinzano, ecc...
Scoperto che sul progetto della Ferrovia ad Alta Capacità Torino-Lione, uno dei siti di smaltimento e di stazionamento del materiale di scavo dei tunnel (materiale presumibilmente contente amianto e uranio) era individuato nei territori tra San Mauro e Castiglione, il 10 febbraio 2006 si sono costituiti in Comitato NOTAV locale.
Successivamente compiendo una analisi più approfondita delle implicazioni tra il territorio in esame e alcune infrastrutture in progetto o in realizzazione e lo stato del patrimonio ambientale, storico-architettonico e culturale a continuo rischio, hanno deciso di strutturarsi anche in Comitato Ambientalista.

Ci vogliamo occupare di:

Lo smarino della Valle di Susa
Il trasporto e l’immagazzinamento di un lotto di materiali di scavo per la costruzione della Ferrovia ad alta capacità Torino-Lione, che presumibilmente saranno ricchi di materiali pericolosi quali amianto e di uranio e che nel progetto ITALFER sono previsti in quantità di circa 25.000 camion nella Cava di Castiglione e di San Mauro.

IL PONTE si Gassino
Un opera che costerà circa 50 milioni di euro che dovrebbe risolvere il problema del traffico sulla statale 590, ma nessuno ci dimostra come lo risolverà visto che gli studi preliminari sono carenti. Forse porterà ancora più traffico perché si sente già parlare di una zona industriale nelle sue prossimità e un piano edilizio nella zona verde collinare nelle vicinanze.

La Gronda est
Si è dichiarato che tutte le tangenziali devono chiudere a cerchio e perciò la tangenziale di Torino manca di un pezzo di completamento. Ma la “Gronda Est” non sarà una tangenziale, non si capisce a chi serva, ma la sua costruzione intaccherà in modo definitivo l’unico polmone verde della Collina Torinese.

La viabilità locale
Proponiamo delle alternative al Ponte e alla Gronda Est: perché non si pensa a utilizzare il Canale dell’Enel chiedendone la dismissione per realizzare un tratto di metropolitana da Chivasso a San Mauro.
Perché il servizio pubblico intercomunale di Torino non prosegue fino a Gassino?
Perché Gassino e Settimo non hanno collegamenti pubblici, ora che alcuni servizi di Settimo potrebbero interessare anche ai cittadini della Collina del Gassinese?
Perché Castiglione stà pensando ad una circonvallazione per snellire in traffico sulla statale 590 e invece Gassino non si esprime?
Perché anziché la Gronda Est non si elabora un miglioramento dell’attuale asse stradale della S.P. 122 Chieri – Castiglione?

La salvaguardia del territorio
Il nostro territorio è tra il Parco Fluviale del Po e il Parco della Collina (Superga e Castagneto Po), è ancora un notevole “polmone verde” a disposizione non solo della popolazione di questo territorio. Vogliamo essere una realtà molto attenta ad ogni sua trasformazione o tentativi di attacco da parte di chicchessia.

Le macro emergenze del territorio
Due le abbiamo individuate, ma altre potrebbero ancora essere nascoste: la ex cava a cielo aperto a Bardassano, mai risanata dopo il periodo di estrazione e il “Villaggio inglese” a San Gioanin di Rivalba, speculazione edilizia mai conclusa e ora presa di mira dai motociclisti che stanno distruggendone il bosco e il sottobosco

Alcune “stranezze” nel nostro territorio
Una pista ciclabile da Torino a Chivasso che nei territori da San Mauro a Chivasso oltre ad avere un percorso molto strano (quasi a non “scomodare” qualche interesse di cavatori e proprietari terrieri) non è assolutamente “difesa” né migliorata.
Un “tiro a volo” in pieno Parco Fluviale, sempre più attivo e che bisognerebbe verificare se non scarica anche i piattelli infranti dentro l’alveo del fiume.
Una strana interruzione della pista ciclabile tra Torino e San Mauro sulla parte collinare che da più di un anno impedisce una continuità di fruizione da parte dei cittadini.
Il ritorno di permessi di escavazione di ghiaia in zona fluviale da parte della Regione Piemonte (uno di questi anche nell’alveo del fiume), dopo che per anni erano stati sospesi e in mancanza di una parte di recupero ambientale di tutta la fascia fluviale da San Mauro a Gassino.

Le pre-esistenze storiche-architettoniche
Abbiamo un patrimonio molto interessante di beni che non sono censiti dalle sovrintendenze, ma sono sicuramente di notevole pregio storico e architettonico. Perché non proteggerlo? Abbiamo esempi notevoli di “vigne” (vecchie ville padronali di nobili famiglie torinesi del 700-800), di edifici storici (chiese, portici, case), il marmo di Gassino (roccia dell’eocene affiorante solo in questa zona del Piemonte, utilizzata nel passato come materiale di pregio di cui sono adorni alcuni importanti monumenti del nostro territorio e della citta di Torino) Mentre da una parte nel “Piano Territoriale di Coordinamento” della Provincia di Torino dell’aprile 1999 sulla Scheda dei Beni Culturali Architettonici e Urbanistici per il Comune di Gassino si trova un meraviglioso spazio bianco, si stanno iniziando ora in alcuni Comuni interventi urbanistici che hanno già portato ad alcune demolizioni di edifici di interesse storico e architettonico.


La nostra filosofia e il nostro modo di lavorare

Non è dire NO a TUTTO e a priori
E’ invece l’atteggiamento di attenzione ai problemi che parte da una raccolta delle informazioni necessarie a capire i problemi e tutte le loro implicazioni ambientali. Pretendiamo a questo punto che tali informazioni vengano messe a disposizione da parte dei decisori, sia politici che amministrativi, e che siano a loro volta rese fruibili in forma comprensibile Qsee siano anito un quali per il resto della popolazione meno incline a fare questo percorso conoscitivo.
E’ dimettersi a disposizione della popolazione per raccogliere tutte le istanze alle problematiche di cui ci occupiamo per far sentire in modo forte la nostra voce di cittadini alle istituzioni e ai partiti.
E’ di fare, al termine di un percorso di conoscenza, proposte serie, articolate, scientificamente comprovate e se necessario anche alternative, ma che diano una reale risposta ai bisogni e alle esigenze della cittadinanza.

“Sarà dura”
Gassino giugno 2006

Nasce oggi ....

Ciao a tutti,
nasce oggi questo blog con l'intento di informare tutti coloro che sono interessati, sugli aspetti del terriotorio della Collina del Gassinese.
E' il blog del Comitato NOTAV della Collina Gassinese, nato prima per informare delle implicazioni del nostro territotio con il progetto della TAV, e poi per continuare l'informazione sui problemi ambientali di questo territorio e sugli imminenti attacchi alla sua integrita.
Speriamo che questo sia un servizio apprezzato dai cittadini e che attraverso questo sito di informazioni, possa coinvolgerli a operare con noi alla difesa della Collina Gassinese, un patrimonio ambientale e culturale decisamente da salvaguardare.
Il Comitato