mercoledì 31 gennaio 2007

Attacco al patrimonio storico-architettonico di Gassino

I CITTADINI SI INTERROGANO SUL “NUOVO CORSO” DELL’AMMINISTRAZIONE: E’ INIZIATO L’ATTACCO AL PATRIMONIO STORICO-ARCHITETTONICO DI GASSINO?
Non è una boutade, ma la realtà di questi ultimi mesi.
Primo atto: è “sparito” nel nulla (demolito) il vecchio ospedale in via Cottolengo, quello che i gassinesi chiamavano amabilmente “dei rachitici” per l’uso che ne era stato fatto dopo la seconda guerra mondiale.
E’ passato in varie mani pubbliche fino alla vendita ad una immobiliare che ha pensato bene di costruire in un fazzoletto di terreno una serie di bifamiliari, e ha “ ristrutturato” l’ex ospedale demolendolo integralmente.
Secondo atto: Villa Saroglia. Una pregevole villa signorile della collina, ricordo di altri tempi, a due passi dal centro storico, è stata demolita completamente e al suo posto un’altra singolare operazione immobiliare permetterà di avere dei bei palazzetti a quattro piani.
Non vogliamo sindacare sulla liceità o meno di tali operazioni, ci chiediamo però se un’amministrazione può permettere interventi così pesanti su opere che sono parte del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico del nostro paese. Perché pezzi della nostra storia vengono consegnati a operazioni perlomeno discutibili sul piano dell’intervento che se ne autorizza?
Quale futuro ci possiamo aspettare? Vedremo sparire qualche portale in “marmo di Gassino” del centro storico perché bisogna ristrutturare la facciata? O vedremo demolire qualche altro edificio che resta nei nostri ricordi, magari la vecchia scuoletta di Corso Italia (per fortuna per ora è nelle saldi mani delle suore!!!), o magari i portici del centro per fare spazio a qualche altra speculazione? Al posto di qualche bella “vigna” della collina ( pensiamo a Villa Bria per esempio) ci ritroveremo in futuro al suo posto un moderno residence o altro?
Se non è questo che vogliamo, e se gli attuali strumenti urbanistici non garantiscono salvaguardie, chiediamo di adeguarli per il futuro.
Tutti noi gassinesi e anche coloro che hanno “adottato” Gassino perché sono venuti a viverci, vogliamo che i piccoli e preziosi tesori del patrimonio storico , architettonico, paesaggistico, siano conservati, non distrutti. Non si tratta di voler ottusamente mantenere le cose come erano, ma chiedere che gli interventi realizzati siano decorosi e rispettosi delle preesistenze.
Altre città e altre nazioni ci insegnano che ciò è possibile, possiamo farlo anche qui; i patrimoni di cui parliamo sono un “bene comune” che vogliamo sia difeso.