venerdì 2 febbraio 2007

NO AL PONTE DI GASSINO, NO ALLA TANGENZIALE, NO ALLA GRONDA EST, SI AL RISPETTO DEL TERRITORIO

NON È VERO che il nuovo ponte tra Gassino e Brandizzo sia strategico per togliere traffico dalla SP 590; anche due opere recentemente realizzate, come il nuovo ponte di S.Sebastiano e la nuova circonvallazione Sud di Chivasso non hanno minimamente alleggerito il traffico sulla SP 590”
In realtà ci sarà un AUMENTO del traffico verso Gassino e la collina, causato dal nuovo innesto sull' autostrada TO-MI all' altezza di Brandizzo; determinando ingorghi nelle ore di punta quando gli automezzi si innesteranno sulla SP 590.
Il nuovo ponte viene presentato nel progetto come segmento della nuova Tangenziale Est. Ma il Ministro Di Pietro, incontrando gli amministratori piemontesi il 31 luglio, ha detto chiaramente che non ci sono soldi per la Tangenziale Est, e gli amministratori hanno detto che non è più una priorità. Allora, a che serve il nuovo ponte se non a incrementare l’urbanizzazione della sponda destra del Po e della Collina Torinese?
La Tangenziale Est, ribattezzata Gronda Est, dovrebbe servire a decongestionare la Tangenziale Ovest di Torino. In realtà dagli studi effettuati, il volume di traffico diminuirebbe solo di una percentuale poco significativa: il 2%”.
Ormai è provato dall' esperienza che ogni nuova strada ad alta percorrenza, tangenziale o gronda che sia, costituisce una calamita per gli automezzi, in specie per quelli pesanti. Risultato un aumento del traffico, dell’inquinamento atmosferico e delle falde acquifere.
Intorno a questo genere di strade si creano fenomeni di urbanizzazione e di edificazione pressoché selvaggi, a carattere residenziale, commerciale e industriale
Gli insediamenti abitativi, la realizzazione di nuove aree commerciali e industriali, determinano l’alienazione di terreno agricolo pregiato, la distruzione di un territorio di grande valore agricolo e paesaggistico; patrimonio ambientale, storico ed economico.
Tangenziale est “o Gronda Est”, un’opera da oltre 1000 miliardi della vecchie lire, inutile, pericolosa e costosa, a chi serve?

OCCORRE INVERTIRE LA MARCIA

Non si può più permettere la svendita e la distruzione del territorio a favore degli interessi di pochi. Il suolo è un bene di tutti e da tutti va tutelato, in prima istanza da chi ha ricevuto la responsabilità di questa tutela.
Non è pensabile invadere con le grandi opere gli ultimi territori che mantengono un alto valore agricolo naturale e paesaggistico.
Pensare di costruire opere così invasive nella piana di Gassino, S. Raffaele e sulla collina torinese, nella valle di Andezeno, nel Chierese È folle.
È ora di mettere al primo posto la salvaguardia e il mantenimento di questo autentico patrimonio naturale e agricolo che abbiamo e della cui esistenza pare non ci si renda conto.
È tempo di attuare politiche alternative sui trasporti - e nel contempo - applicare una forte volontà politica ambientale, rafforzando il trasporto pubblico su tutto l’asse Gassino-Moncalieri in sponda destra del Po ed il Sistema Ferroviario Metropolitano, nonchè la linea Asti-Chivasso, mettendo in sicurezza la SP 590 e dissuadendo il traffico pesante già prima di Chivasso.
Chiediamo, pertanto, alla Regione Piemonte di sospendere il progetto troppo
invasivo, approfondendo gli studi sui flussi di Traffico indotti e procedendo ad una più approfondita verifica di Impatto Ambientale anche sulle conseguenze future di tale opera su tutto il territorio fluviale e collinare circostante, ampliando le analisi fin qui compiute.

LOTTARE OGGI PER VIVERE DOMANI

Coordinamento NOPONTE-NOTANGEST del territorio
distribuito a sett2006